GUARDA IL NUOVO VIDEO DI MARCO BONVICINI “WHERE THE STREETS HAVE NO NAME”
May 14, 2020“Where The Streets Have No Name” è il terzo singolo estratto dal nuovo album di Marco Bonvicini “Colors” uscito quest’anno.
Il brano in questione è una cover di “Where The Streets Have No Name”, originale del 1987 e con un testo scritto da Bono Vox degli U2 per celebrare il rock and roll (e nello specifico i concerti rock) come luogo in cui le differenze sociali scompaiono e non ci sono divisioni, ma unione.
Da un‘intervista del 1987 fatta al cantante stesso, fatta al cantante stesso, il testo si ispira ad una storia che Bono aveva sentito a proposito delle strade di Belfast, nell’Irlanda del Nord, dove la religione e lo stato economico di una persona erano evidenti già dalla via in cui questa abitava. Bono paragonò questo al senso di anonimità che aveva sentito visitando l’Etiopa e disse:
“The guy in the song recognizes this contrast and thinks about a world where there aren’t such divisions, a place where the streets have no name. To me, that’s the way a great rock ‘n’ roll concert should be: a place where everyone comes together… Maybe that’s the dream of all art: to break down the barriers and the divisions between people and touch upon the things that matter the most to us all.”
Marco Bonvicini rende omaggio a questo bellissimo spirito, interpretandolo in base ad una dimensione acustica, più raccolta. Il video della cover è stato registrato presso l’Over Studio Recording di Cento durante le sessioni di registrazioni dell’album Colors ed è stato diretto e montato da Anthony Armaroli.
MARCO BONVICINI
Marco ‘Bonvi’ Bonvicini è un cantautore, un interprete ed un eclettico compositore noto alla scena bolognese, da cui proviene, per aver suonato e cantato con le band Leit Motiv (progressive rock; dal 1999 al 2002, un disco pubblicato); Novevite (funky; dal 2001 al 2002, un disco) e Mantrika, rock band di cui è fondatore e leader e con la quale ha pubblicato 4 album: Dorian nel 2006, Premonizioni nel 2009, Bianco nel 2011 e B.Live nel 2015. Marco è inoltre compositore musicale per la compagnia Panta Rei di Bologna e dal 2005 al 2009 fa parte del corpo insegnanti del dipartimento di canto della Music Academy 2000. Vanta numerose collaborazioni come cantante (nei tributi Queentet, Freedom, Coda), corista e arrangiatore, compone musica new age, trip hop, folk e diverse colonne sonore per cortometraggi e commedie teatrali. Fra le varie collaborazioni artistiche di Bonvi citiamo quelle con Bruno Farinelli (Elisa, Cesare Cremonini), Paolo Valli (Vasco Rossi, Irene Grandi, Claudio Baglioni, Negrita), Gianni Vancini (Umberto Tozzi, Antonella Ruggiero, Lucio Dalla,
Stadio), Roberto Priori (Danger Zone, 883), Beppe Di Marco (Lucio Dalla). Nel corso della sua carriera artistica studia canto lirico e moderno, blues & soul e Gospel con il Rev. Lee Brown. Bonvi è inoltre un polistrumentista. Suona chitarra, pianoforte e flauto traverso. Gli artisti che maggiormente influenzano la formazione artistica di Bonvi sono Glen Hansard, Dave Matthews, Jack Savoretti, Paolo Nutini, Chris Cornell, David Bowie e George Michael.
Con questa importante struttura accademica e una continuativa esperienza live sui palchi emiliani, Bonvi comincia parallelamente a curare un percorso artistico indipendente. Il suo primo album da solista Come dico io esce nel 2004 ed include brani cantati in italiano. Nove anni dopo, arriva la pubblicazione di 2UE, secondo full length album in cui compaiono le prime composizioni in lingua inglese che finalmente distanziano Bonvi dal paragone vocale con l’ex Timoria Renga. In questo suo secondo lavoro discografico da solista, Bonvi punta a riscoprire la musica semplice, minimale, partendo dal suo aspetto cantautoriale fino a toccare momenti rock/blues, attraverso il folk d’oltreoceano ed il pop melodico che contraddistingue la musica italiana. Il frutto di questo percorso discografico lo porta a Londra, tre anni più tardi, per la realizzazione del terzo lavoro in studio: l’EP The London Session, questa volta interamente in lingua inglese. L’EP viene registrato presso i Livingston Studios e successivamente mixato dal chitarrista e produttore Giacomo Castellano. The London Session è un piccolo gioiello acustico dal sound orecchiabile, fresco e dal feel positivo in cui convivono felicemente momenti pop, folk e glam. Sull’EP, interamente scritto e composto da Marco Bonvicini, suonano Alberto Manuzzi al piano, Loris Peverani alla batteria, Rodolfo Valdifiori al basso e Teo Treska al violino. La voce di Marco spazia da brani raccolti e delicati a slanci di ampio respiro che ricordano la vocalità di Tony Hadley, mantenendo una sua eclettica personalità ricca di sfumature. Gli arrangiamenti preziosi ed il mixaggio attento testimoniano una produzione di grande competenza in cui nulla è lasciato al caso.
Anticipato dal video di Dreamers diretto dal fotografo Simone Cappelletti, The London Session esce indipendentemente su tutte le piattaforme digitali il 29 febbraio 2018. Il primo singolo ad accompagnare la pubblicazione dell’EP è The Moon (19 gennaio 2018) a cui segue una serie di concerti promozionali, fra cui alcune date con il violinista Fry Moneti (Modena City Ramblers). Il 16 aprile esce il videoclip di We Live On, diretto dal regista Stefano Poletti (Baustelle, Nek, Tre Allegri Ragazzi Morti) con protagonista l’attrice e SG Miele Rancido (Levante feat. Max Gazzé). Nel periodo successivo prosegue la collaborazione con Moneti, che compare anche nell’album successivo, “Colors”, pubblicato a inizio 2020 insieme ad altri artisti indie folk italiani, fra cui il Lovesick Duo.
Da Colors vengono estratti inizialmente 3 singoli: l’omonimo Colors, il singolo, con video “Tell Me Your Lies” e infine, a maggio 2020, la cover di “Where the Streets Have No Name”, il celebre brano che gli U2 dedicarono alla musica, come speciale luogo di aggregazione al di là delle differenze sociali. Nello stesso anno, durante il lungo lockdown italiano causato dal covid-19, Marco dà vita a una serie di concerti online, a cui partecipa un collettivo di circa 20 artisti, dal nome “Collettivo Bonvi”. Il Collettivo Bonvi pubblica numerosi brani della tradizione folkloristica irlandese e pop rock.